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1.12. Il ricentraggio delle energie mentali , il processo di RME (Retargeting Mental Energy™[1])Se esiste un’area dove occorre mettere impegno, in azienda ma anche nello sviluppo personale, è il ricentraggio delle energie mentali o RME (Retargeting Mental Energy™) Per RME intendiamo una serie di attività di focusing (localizzazione) e positioning (posizionamento) dell’uso delle proprie energie mentali. Le attività di Retargeting vanno dal riconoscere dove stiamo impegnando le nostre forze psicologiche, sino al rivedere le priorità, scartare attività e tempi estranei ai nostri processi vitali o fare piazza pulita di vecchi obiettivi e trovarne di nuovi. Questo significa anche identificare i distrattori (attività o persone che ci decentrano rispetto all’obiettivo) e gli absorbers (attività assorbenti energie), per riposizionarle nel tempo e nello spazio. Riflessioni operative: · ricentrare le proprie energie mentali su pochi target significativi; · riconoscere i falsi target ed evitarli; · eliminare le attività concomitanti che richiedono energie anziché ricaricarle; · riconoscere quando si avvia il multitasking (assorbimento di energie su più fronti) ed evitarlo ancora prima che si radichi concretamente; · ri-scoprire la gioia della concentrazione focalizzata su pochi obiettivi alla volta. Le sole attività di retargeting possono ridurre drasticamente il livello di ansia e di stress, prodotto molto spesso dall’iperaccumulo di obiettivi e desideri in tempi troppo stretti e irragionevoli. Uno dei motivi che produce l’inefficienza personale e aziendale - ma anche patologie come ansia e stress - si ritrova nel principio errato secondo il quale le persone dispongano di energie incondizionate, infinite e sempre attive. La realtà con la quale dobbiamo fare i conti è invece quella che vede le persone come proprietarie di energie mentali condizionate (producibili solo a certe condizioni), non infinite, limitate e bisognose di rigenerazione, disponibili per tempi circoscritti e non attivabili meccanicamente (si pensi solo all’energia dell’entusiasmo e di quanti fattori servono per produrle realmente e non falsamente). Per questo le energie mentali costituiscono merce preziosa da trattare con cura. Le attività di retargeting possono, in se, rappresentare uno degli strumenti più forti di una Regia e di qualsiasi processo di sviluppo. Principio 2 – Principio di RME (Retargeting Mental Energy) Il cambiamento positivo viene favorito dalle seguenti operazioni: · mappatura e identificazione delle aree critiche su cui lavorare, e degli stati obiettivo (end-state) su cui incentrare la focalizzazione; · ritarare le energie mentali sulle priorità e mantenere la concentrazione sulle priorità (Retargeting Mental Energy™), concentrandosi su end-state positivi;
Il cambiamento viene bloccato o ostacolato da: · mappatura confusa, imprecisa o inesatta delle aree critiche e end-state; · dispersione di energie mentali su falsi target, su distrattori e absorbers (attività assorbenti) estranei alle aree di focusing. Il processo di RME (Retargeting Mental Energy) richiede la più assoluta concentrazione e dedizione ad “un progetto alla volta”, sulle priorità che contano. Fig. 4 – Principio di Retargeting Mental Energy™
Dal volume di Trevisani, Daniele (2007). Regie di Cambiamento. Approcci integrati alle risorse umane, allo sviluppo personale e organizzativo, e al coaching. FrancoAngeli, Milano. Diritti di riproduzione riservati. Sono possibili gli utilizzi per fini formativi, didattici e di ricerca; in ogni utilizzo o citazione è sempre obbligatoria la citazione dell’autore e della fonte. Altri materiali
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